domenica 11 luglio 2010

Più uno


No, scomparsa non sono, ma quasi. Avevo previsto due settimane di vacanze in quella bellissima e speciale montagna, in Valle d'Aosta. Vi ricordate quella sfiga che avevo avuto, che mi ero ammalata proprio i giorni in cui dovevo andare in gita scolastica? Ebbene si, cara, è successo di nuovo. Non così tanto grave da saltarle tutte e due, ma almeno una, ci siamo riusciti.

Bellissimo, l'aria purissima, il paesaggio, speciale. Come nei film, tipo. Ci si svegliava presto la mattina, colazione con pane burro e marmellata, al pomeriggio quasi tutto di svago e la sera, a vedere le stelle. Quelle stelle. Milioni e miliardi di stelle. Il desiderio che ho espresso, vedendo quella scia durata cinque secondi contati. Giornate sui prati, a giocare a rugby. Serate passate a suonare la chitarra, cantando e urlando a squarciagola. Le compagnie e le chiacchierate lunghe fino all'una della notte. Ma chi se le scorda più? Chi se le scorda queste esperienze? Possono anche non essere nel posto più bello del mondo. Ma l'organizzazione, i giochi, le parole, le urla insieme, sono cose speciali, difficili da scordare; quasi impossibili. Di certo non era totale vacanza. Ci si doveva dare una svegliata, non si poteva star li a fare niente. Bisognava apparecchiare e sparecchiare, lavarsi le cose, e cavarsela da soli, senza mammina o papino dietro a farti tutto. Erano anche attimi di libertà, dove tutto aveva programmato il niente. Giornate di sole e improvvise piogge. Le tavolette di cioccolato e le patatine che mangiavamo prima di dormire. Credo che tra tutte le cose che si imparano nella vita, le esperienze, siano quelle più difficili da scordare. Sono come pezzi di puzzle che si uniscono tra di loro, o una piccola goccia di acqua che forma un pezzettino di mare. Ma questo si può allargare e diventare un oceano. Il puzzle con ventimila pezzi si può tranquillamente finire. Ed è così che si cresce. Così che si matura. Così che si scopre l'immagine che uscirà dal proprio puzzle.

1 commento:

  1. Tassello dopo tassello, si vedono già i contorni una figura straordinaria per questo puzzle di nome Emma.
    E quante più esperienze metterai insieme, tanto più ricca ed esaltante sarà la figura che comparirà.
    Ma la cosa più bella è che tu e solo tu potrai decidere di continuare ad aggiungere tessere fino a comporre un'immagine così complessa che in pochi riusciranno a decifrare. Come i quadri di Picasso.

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