sabato 24 aprile 2010

Delicatamente


Una giornata così, con un solo scopo: farle ritornare il sorriso. Era a casa sua che mi aspettava, moriva dalla voglia di vedermi, di vedere una sua amica. La porta ha fatto rumore, e lei subito a salutarmi, dalla sua piccola stanzetta, urlando, salutandomi, felice. Per me è stata una missione. Una missione importantissima, indispensabile. Dovevo farla ridere, ma non troppo, se no la sua gambina le faceva ancora più male. "E, che ne dici di dormire qui stasera, e domani non vai a scuola? Dai, dai dai dai daii!" Ma certo, sto di fianco a te. Chi se ne frega del giorno di scuola che ho saltato! Frega qualcosa a qualcuno? No.Ecco. E' stata una bella serata. Io, dormendo sul materasso per terra, di fianco al tuo letto. Non volevo andare su. No, volevo stare di fianco a te.

Mi guardava, con quegli occhi lucidi, azzurri e un po' rossi, bagnati. Lei se li asciugava con la mano; la sua, delicata, bianca, si toglieva la lacrima che stava cadendo dal suo bellissimo occhio. Aveva paura, tanta paura. Nella vita non c'è sempre un colpevole. Molto spesso nelle discussione e nelle questioni anche generali, il colpevole non esiste nemmeno. Gli abbracci, i pianti, il bene immenso che ti vogliamo tutti. Una giornata intensa, in parte stupenda, in parte particolare, affascinante. Affascinante dal punto di vista umano. In questa giornata così, ognuno di noi ha superato sè stesso, tutti che davano il proprio Tutto, per fare Di Tutto. In questa giornata così, tra pianti e risate bagnate e scherzi e urla e sempre più pianti, si scoprono i lati più brutti, i lati più coraggiosi, i lati più infantili, i lati più dolci, i lati più stronzi, ed, infine, i lati belli belli, più belli di un uomo, di una donna, di un ragazzo, e di una ragazza.

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