venerdì 11 giugno 2010

Non farlo


No, non asciugare quelle lacrime. Lasciale scendere. Lasciale cadere su un fiore, su un tavolo, nel piatto, nella maglia. Ma non asciugarle, mai. Le lacrime se scendono, scendono. In una discussione, per gelosia, per amore, per tristezza, per felicità. Scendono comunque. Non sono volontarie. Non provare ad asciugarle, no, non farlo. Tanto non se ne vanno. Lasciano il segno, il ricordo. Sono pazzesche. Sono il segno di un tuo sentimento. ..E non dire mai a qualcuno di non piangere. Errore madornale. Lascialo. Anche se ti spezza il cuore, anche se sembra che qualcuno ti stia infilzando una spada allo stomaco, poi al cuore, e infine nel collo. Non farlo no, credimi. Fidati di me. Lascialo esprimere, senza rancore, senza preoccupazioni, senza ostacoli. Lascialo sfogarsi, in silenzio, da solo, in compagnia, facendo versi, ridendo, in qualunque modo. Basta che non si preoccupi se qualcuno ci resta male. Stai tranquillo, se piangi, ci sono qui io. Non ti metto ostacoli, non ti preoccupo. Cerco di farti vedere che non mi preoccupo anche se sto per morire. Tranquillo. Ci sono io. Piangi, sfogati con tutto il cuore, con tutta la tua anima, con tutte le lacrime del mondo. Tanto non si consumano, non finiscono. Tranquillizzati, ancora di più. Le lacrime le hai sempre, sempre con te, dietro ai tuoi occhi, in modo che possano sbucare in ogni momento. Tranquillo, io ti capisco sempre, anche se piangi senza motivo. Calmati, piangi, io ti farò ridere, ti tirerò su, ti aiuterò, ti farò ridere ancora di più. Ma mai, mai ti asciugherò le lacrime. Perchè se loro vogliono uscire, devi fargli completare il loro percorso, in modo che si possano poggiare su qualcosa. In terra, sull'erba, su un libro di scuola, su un tavolo di vetro fragilissimo, su una rosa, sulla Terra, sulla Luna, sul Sole, su Marte, su Venere, su Giove, e su Plutone, anche se nessuno è sicuro di cosa sia. Mai. Piangi. Io, ci sono.

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