lunedì 15 marzo 2010

E' solo tua.


"La vertigine non è paura di cadere ma voglia di volaaare" Jovanotti non è un cantante, è un poeta. Ti capita di passare momenti nel corso della tua vita che sembra di essere su una montagna altissima, dove si vede un paesaggio magnifico. Tutto bello, tutto solare, tutto lucente, tutto con un sorriso sulle labbra. E invece poi scopri che niente di quello era vero. Tutto si è distrutto. E' arrivato un terremoto. La montagna è crollata e tu ti stai per fare male. Si sta male. Quella era la tua montagna preferita. Dove passavi la maggior parte del tuo tempo. Ma, le persone che soffrono di vertigini? Bè, ognuno ha la propria montagna personale. Alta o bassa. E se uno ha quella paura, sopra la sua bella e bellissima montagna non ce l'avrà più. Gli passerà. Si godrà quello spettacolo. E poi arriva la parte peggiore, quella dove ti accorgi di non essere pronto per questo crollo improvviso. Tu stavi ancora osservando, ancora imparando, ancora pensando, e ancora sognando. Tu, non eri pronto a scendere. Ti viene quell'ansia, pensi di aver perso la vista di quel paesaggio per sempre. Invece no. La montana, ha sempre delle scalanature dove uno si può arrampicare. Ci si arrampica su esse, si da il meglio di Sè per tornare su. Tornare su e sognare, ancora. E mentre stai cercando di salire osservi molto meglio la tua montagna. E vedi che è sempre più bella. E mentre, anche, pensi. Pensi a cose pessime, per esempio che non ce la fai più. Non hai più la forza di salire. Non riesci. No! Non farlo! Non mollare tutto! Non scivolare giù. Pensa che se continuerai ancora potrai vedere ancora quel bel paesaggio! Dacci dento, cavolo. Scala, scala e scala ancora. Pensa. Esagera. Continua. E non smettere mai. Ti prego. E' la TUA montagna, come puoi perderla? Hai passato momenti magici su di essa. Come puoi pensare di mollare tutto? Eccoti. Stremato. Morto. Sei arrivato, ragazzo. Sei su. Sulla tua montagna. E non sei felice? Oh, mi correggo: non sei stanco e felice? Si. E allora che aspetti? Respira profondamente, bevi, mettiti a posto, tranquillizzati, guarda se c'è ancora questo terremoto che stava per distruggere tutto. Allora, c'è ancora? No. Bene, adesso puoi! Con attenzione, ragazzo. Adesso, adesso si che puoi ricominciare a osservare, imparare, e non soffrire più di vertigini. E non scordarti di goderti ancora di più questo magnifico posto. Di non avere più la paura di perderla ancora. Ora sei lì, e se fai attenzione, se ti tieni forte.. fidati di me: il terremoto non arriverà più.

1 commento:

  1. Con gli anni tuoi, i terremoti ci sono ogni giorno, amore mio, e sono il bello della vita. La miglior cosa è saperli sentire, saperli riconoscere, aspettare che passino. E abbracciarti forte a qualcuno se hai paura.
    Con tutto il bene che sta in un cielo.
    La mamma.

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