sabato 5 marzo 2011

Nulla di che

Pensavo mi sentissi meglio, più grande. Però, è strano, non mi era mai capitato di essere agitata. Si, ieri era il mio compleanno. Quattordici. Non sono tanti, no. Ma ho sempre più voglia di essere più grande, di poter fare più cose. Forse corro un po' troppo, come mi dicono in tanti. Forse devo ancora godermi quest'età, che è un incrocio tra la maturità e l'infantilità. Niente festa, niente amici o amiche in casa, niente torta con le candeline, niente inviti da stampare dal computer, niente vestitino carino per il Mio Compleanno. No, voglio una serata tranquilla, solo con voi. Con un vassoio di salame di cioccolato al posto di una torta. A casa, liberi, con la pace che ci circonda. Perchè, almeno per il giorno del mio compleanno non voglio avere la responsabilità di niente. Voglio prendere il bicchiere, alzarlo, e brindare. Non so neanche io a cosa. Ma, nulla di che. Non mi sento più grande, non mi sento diversa, non mi sento più responsabile. Anche se ho un anno in più, adesso, non è cambiato niente. E' solo un numero. Io sono sempre uguale. Il tredici se n'è andato, è partito, non c'è più, o almeno spero. Rimarrà comunque una parte di me, qualcosa che mi ha fatto crescere. Strano assumere tutta questa responsabilità a due inutili cifre, quasi sembra un'esagerazione. Però è così, è stata una bella esperienza. Non c'è, ora, è partito e non torna. Ora, solo ora che ci penso, dopotutto non mi ha così spaventata, questo numero. Mi ha solo accompagnata per trecentosessantacinque giorni della mia vita, sono solo io che ho fatto viaggi e pensieri strani. Diciamo che, non è stato nulla di che. Quattordici. Ti trovi diversa? Ma in cosa dovrei sentirmi diversa? E' un numero in più. Ripeto, non è Nulla Di Che.

Nessun commento:

Posta un commento