Sono libera. Si, mi sembra vero, perchè non vedevo l'ora di arrivare a questo punto. Ma non posso dire che non mi dispiaccia neanche un po'. Mi dispiace molto aver lasciato le medie, per l'ambiente in cui vivevo ogni giorno. Ma non voglio ricordare ogni minimo gesto e ogni comportamento che avevo in quella scuola, perchè ormai un capitolo si è chiuso, basta. Ora aspetterò l'entrata al Liceo. Ma non voglio neanche fare la bambina che si stupisce di ogni cosa riferita a quel tipo di ambiente. Sinceramente, non so che scopo possano avere queste righe, ma avevo tanta tanta voglia di scrivere, di non pensare alle parole che sto stendendo in questo computer rosa come il fiore che ho nel piccolo giardino sotto la mia finestra. Perciò, senza uno schema, come quello che ho usato nel tema della prova dell'esame, Scrivo. Cose inutili, oppure no. Cose che servono a me, che mi serve vederle scritte. Sono cose confuse, sono scritte che non riesco proprio proprio a vedere bene, forse per colpa di un poco di birra in più, bevuta a pranzo con le nostre Australian Friends. Ma non importa. Adesso non importa più. Certo non esagero, ma perchè no? Dai, solo un goccio.
Ho amato la sensazione di saper ripetere il mio argomento d'esame. Anche se, per tutta l'agitazione che si è accumulata in me, anche se non la dimostravo assolutamente, non riuscivo bene bene ad andare avanti, e come sfogo, appena essere uscita da quell'aula così buia e insignificante e ansiosa, sono scoppiata a piangere. Bel colpo.
Ora è il momento di riscatto, di non pensare a niente tutto il giorno, incendiare con un accendino color del cielo (e del mio smalto fresco) tutti i quaderni, tutte le traduzioni di inglese fatte, tutta la mia tesina, tutte le fotocopie, il libro di scienze, di algebra, di storia. Andare avanti, con una birra in mano, con una borsa sulle spalle, occhiali da Sole. Godermi questi giorni di silenzio, tranquillità, sciallamento. E così sia.
Giuro, non succederà più che passi così tanto tempo da un post all'altro.
Hola.