Stasera è andata così. Troppo comune addormentarsi con il buio della Luna, ho preferito aspettare la luce del Sole. Con i pensieri, con le solite risate che vengono quando si pensa ad una vecchia battuta, con un vecchio amico. E' così, pensando alla tesina che devo iniziare il giorno dopo, alla passeggiata con i cani per un po' di svago che organizzo già adesso. Mi addormento alle sei e mezza di mattina. Questo tempo di libertà, che si sussegue ad un periodo di urla, e sgridate, e cavoli amari, per non dire altro. Per questo periodo di grande, grandissima comprensione, per aver messo a fuoco tutto, o credo. Per aver messo ordine tra i binari della mia mente che, non si sa come, erano stati completamente mandati fuori strada, ma non poco, eh. Con queste uscite con amici e amiche, che si ride in continuazione. Con questo periodo di strana normalità, che comunemente viene chiamata felicità, forse, con l'Ipod alle orecchie, urlando, cantando, ridendo e correndo, posso dire di essere serena. Invincibile. Strano sentirlo dire da me, che molto spesso, troppo spesso, i pensieri mi fanno rinchiudere in me stessa e non mi fanno uscire più. Non è questo caso. Mi sento veramente carica, probabilmente perchè sto riuscendo a fare quello che voglio, in tutti i casi. Con ciò, Veri Eppi Ister diar pipol, la tesina di geografia sull'India mi sta aspettando. Ma che problema c'è? Ma infatti si,nessuno.