domenica 25 novembre 2012

Ho Tutto E Non Ho Niente

L'altro giorno camminando per la strada ho notato una ragazza che era di fianco e parallela a me. Era alta più o meno uno e sessanta, forse, può essere. Aveva la frangia, delle scarpe con la suola alta, dei collant strappati, una giacca grigia, una camicia a quadri, una grande sciarpa beije e lo zaino. Camminando per la strada ho notato i suoi modi di fare. Camminava insicura, ma nello stesso tempo con grinta, il suo sguardo era quasi assente; in realtà, anche se continuava a guardare il pavimento, lei non c'era, con la mente era altrove, sulla sua testa era come se si stessero creando delle icone: nuvole, fiori, rose, temporali, arcobaleni, facce felici, tristi, gelose, stupite, che rispecchiavano tutto quello a cui stava pensando. A volte le venivano gli occhi lucidi, scendeva una lacrima, e velocemente la toglieva dalla sua guancia. Era una ragazza particolare e voleva esserlo. Una di quelle intelligenti, che ha un'idea del mondo tutta sua, come quella che ha sulle persone e su sè stessa. Una persona con cui puoi parlare ore, che dà consigli ma non ne segue uno. Fragile, come il petalo di una rosa, come un bicchiere di cristallo, come una bolla di sapone. Non ha nulla di chiaro, vive minuto per minuto, l'organizzazione ce l'ha, ma può cambiarla cento volte. E' una ragazza che non viene capita, non viene interpretata, che non si spiega il perchè, a volte le viene il dubbio di essere sempre in torto, anche se è certa che non è così. Fa le cose e poi non capisce perchè le ha fatte. Si pente e si sente in colpa appena ha finito di farle. E' bipolare. Ha tanto e non ha nulla. E' triste e felice, vestita bene e male, piange e ride. E' stufa, scoraggiata, abbattuta, ma tanto forte. E così cammina per la strada, per un percorso ancora sconosciuto, anche per me. Ma comunque camminiamo parallele, una di fianco all'altra. Senza una meta, senza conoscerci, senza rivolgerci parola.