mercoledì 5 ottobre 2011

Come Se.

Sembrava un cerchio perfetto. Con il cielo color celeste. Sembrava infuocato, Rosso. Lo guardavo con una faccia sconvolta, pensierosa, forse un po' arrabbiata. C'era la nebbia intorno. Lo guardavo e non capivo. Lo fissavo e non mi accecava.
Sembrava un cerchio perfetto, come quelli che si fanno con il compasso, in geometria. Nel mentre pensavo. Non mi ricordo bene a cosa. Forse a tante cose, forse pensavo troppo, forse per un attimo sono riuscita a non avere niente in mente. Non mi ricordo nulla. Solo questa palla che sembrava minuscola, sola nel cielo. Non mi ricordo su che strada, non mi ricordo quello che mi padre ha detto a proposito. Pensavo che forse quel Sole così com'era lì, non l'avrei mai visto.
Mi piace pensare al fatto che mi sia rimasto impresso nella mente così. Come quasi fosse stato un trauma. Come quasi avessi già pensato di non scordarlo mai, di pensarci ancora adesso, di scriverci queste poche righe a riguardo. E' stato un momento di poesia.
Non sarei mai riuscita ad immaginarlo. Ero in stand-by. Non riuscivo a guardare altro.
Come Se mi chiamasse, Come Se volesse parlarmi, Come Se volesse farmi capire qualcosa, Come Se volesse farmi sorridere.
Come Se. E basta.